Riceviamo e volentieri pubblichiamo a cura di novità editoriali
Pensiero del giorno 07/08/2009.
"Noi dobbiamo accettare pazientemente le difficoltà e le sofferenze che incontriamo nella nostra vita, perché ci sono imposte da Esseri superiori che agiscono con giustizia.
Ribellarsi contro la giustizia divina non serve a niente, se non ad aggravare le proprie pene, come avviene per le punizioni terrestri.
Se un detenuto scappa dalla prigione dove i suoi errori lo hanno condotto, viene riacciuffato, riportato in cella e sottopsto ad un regime più severo. Le leggi umane sono il riflesso delle leggi divine. Se ci ribelliamo e non vogliamo accettare il
destino che è stato fissato per noi in accordo con le leggi della giustizia divina, soffriremo maggiormente: la giustizia ci obbliga ad entrare di nuovo nella prigione (le nostre difficoltà) imponendoci di restarvi più a lungo. Esiste un solo modo
accettabile per accelerare la propria liberazione, e consiste nellavere la volontà di riparare i propri errori, di cercare di progredire e di mettersi al servizio del Signore. "
Omraam Mikhaël Aïvanhov
http://www.prosveta.it/moduloac.htm
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